L’epoca della rivoluzione digitale raccomanda a tutti una conoscenza sempre aggiornata delle nuove tecnologie e una comprensione approfondita della navigazione.
Il web ci offre tantissimi vantaggi, ma una navigazione senza sicurezza può portare ad esperienze negative non sempre facili da capire, gestire o fermare. Soprattutto per i giovani internauti, esperti di social network ma a volte incapaci di valutare la gravità delle azioni compiute online.
E’ per questo che un genitore, nel momento in cui sceglie di dare al figlio un qualsiasi device (tablet, smartphone, console, ecc.) deve essere a conoscenza dei principali pericoli del Web.
Con questo termine si fa riferimento alla realizzazione, alla pubblicazione e alla diffusione on-line, attraverso internet, chat room, blog o forum, di immagini e/o registrazioni audio-video con lo scopo di offendere una o più vittime. Il termine indica, nel contempo, il furto d’identità e la sostituzione di persona attraverso la rete telematica (al fine di acquisire o manipolare dati personali), nonché la pubblicazione di informazioni lesive della reputazione della vittima.
Sex (sesso) + texting (inviare SMS) indica l’invio, la ricezione, la condivisione di testi, video o immagini a contenuto esplicitamente sessuale. Realizzati solitamente con il telefonino, questi materiali vengono condivisi attraverso siti, e-mail o chat, provocandone una diffusione rapida e incontrollata, che crea problemi psicologici alla vittima e legali agli autori.
Detto anche grooming. Consiste nel tentativo, da parte di un adulto malintenzionato o di un pedofilo, di avvicinare un minore per scopi sessuali, conquistandone la fiducia attraverso l’utilizzo della rete internet, in particolare tramite chat, blog, forum e social network.
Azioni sessuali tra un adulto e un minorenne compiute simultaneamente tramite webcam connessa alla rete, che spesso sono preliminari di un incontro off-line.
Riconoscerle e affrontarle può scongiurare situazioni rischiose, talvolta tragiche.